Teatro

Enrico Montesano, 40 anni dopo è di nuovo Rugantino

Enrico Montesano è Rugantino 
Enrico Montesano è Rugantino 

Fino al 27 gennaio 2019 al Teatro Sistina di Roma, il mattatore romano affronta ancora una volta, con rinnovata curiosità e matura sensibilità, la "maschera senza maschera" emblema della romanità.

Dal 21 dicembre 2018 al 27 gennaio 2019 il Teatro Sistina rende omaggio alla propria tradizione con un grande classico della romanità e della storia del teatro musicale italiano: Rugantino, di Garinei & Giovannini, nuovamente interpretato da Enrico Montesano 40 anni dopo lo storico riallestimento del 1978 con le musiche del Maestro Armando Trovajoli, le scene e i costumi di Giulio Coltellacci e la regia originale di Pietro Garinei.

Un ritorno alle origini

Questa edizione, fortemente voluta dal direttore artistico del Sistina Massimo Romeo Piparo, rappresenta dunque un ritorno alle origini per Montesano, che nell'immaginario collettivo è sempre rimasto Rugantino.
Enrico Montesano: "Mi incuriosiva reinterpretarlo con una maggiore maturità: Anton Giulio Bragaglia nella sua ‘Storia del teatro popolare romano’, dice che Rugantino non necessariamente deve essere giovane e bello. Ahò, io ce sto in pieno allora!"

Un cast all-star

Accanto a Montesano, la splendida Serena Autieri nei panni di Rosetta, ruolo che fu di Alida Chelli. “Nelle scelte che faccio ricerco sempre la possibilità di una crescita professionale e so che il personaggio di Rosetta mi arricchirà moltissimo. Rosetta è Roma”, afferma l’attrice, che ricorda così il suo rapporto con il Maestro Trovajoli: “A volte in occasioni pubbliche o private ho cantato con lui al piano ‘Roma nun fa’ la stupida stasera’. Ricordo ancora i suoi sorrisi d’approvazione e la complicità che si creava. Li porterò tutti in scena nella mia Rosetta”.
 

Enrico Montesano e Serena Autieri


A interpretare Mastro Titta ed Eusebia, che nel 1978 avevano il volto di Aldo Fabrizi e Bice Valori, saranno invece Antonello Fassari, al debutto nel cast di una commedia musicale, e Edy Angelillo.

“Mi ritengo fortunato a debuttare nella commedia musicale con Rugantino, un classico del repertorio - afferma con orgoglio Fassari - il pubblico lo conosce a memoria, ne canta le canzoni. Il ruolo di Mastro Titta è divertente e molto stimolante. Ogni tanto il mestiere di attore regala delle sorprese che riconciliano col lavoro. Questa è una di quelle”.

A Natale dunque il pubblico del Sistina verrà trasportato nella Roma papalina del 1830, con i personaggi di una commedia musicale che ritrova sempre elementi di attualità. E la “maschera senza maschera” di Rugantino, il popolano chiacchierone, provocatore e sbruffone, ma dal cuore buono, incarnato ancora una volta nell'estro comico di Enrico Montesano. A rendere unica l'atmosfera le indimenticabili musiche di Armando Trovajoli, con brani tutti da cantare: da Tirollallero a Ciumachella de Trestevere, da Tira a campà a 'Na botta e via e naturalmente Roma nun fa’ la  stupida stasera.
 

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